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Uno strumento dalle funzioni avanzate che si presenta con un eccellente rapporto prezzo/prestazioni. È questa la carta di identità dell’ultima
proposta di casa Siglent che ambisce a diventare il riferimento per ogni laboratorio. Dopo averlo provato sul campo se ne illustrano le caratteristiche e gli aspetti innovativi che emergono

Già a un primo esame il DSO Siglent si propone come un apparato dalle caratteristiche interessanti.

L’oscilloscopio dispone di quattro canali di ingresso (4CH) contraddistinti da una larghezza di banda (BW) di 200 MHz e con la sensibilità massima si giunge a visualizzare le tracce su una scala verticale di soli 500 uV/divisione potendo spingere la base dei tempi sino a 1 nanosecondo/divisione.

Tali cifre qualificano l’SDS824X-HD come appropriato per ambiti applicativi “gravosi” tali da abbracciare l’elettronica veloce e il settore RF, dove riuscire nel raffigurare i più minuti dettagli fa la differenza. Per garantire un consono sostegno a queste performance i convertitori analogico/digitale (ADC) impiegano dispositivi a 12-bit operanti a una frequenza di acquisizione che raggiunge i 2 GHz ovvero due miliardi di campioni al secondo (GSa/s).

Se ne ricava un ottimo fattore di merito, sia in ragione del fatto che segnali di ingresso con componenti prossime al limite superiore della BW godono di un numero congruo di campionamenti sia perché le conseguenze indesiderate dovute al fenomeno dell’aliasing risultano facilmente superabili dai filtri passa-basso posti a valle degli ADC.

Comparando questi parametri con gli analoghi proposti dagli oscilloscopi di precedente generazione diviene palese il progresso compiuto....

 

 

L'articolo completo su Radiokit elettronica di marzo 2025

Srke 2 25

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