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La rivoluzione del “Garagista”
La rivoluzione del “Garagista”
Sessant’anni fa la monoposto di John Cooper vince il Campionato del Mondo e apre l’epoca delle Formula 1 con il motore posteriore.
Il costruttore spazia in tutti i settori dello sport automobilistico, ma la sua realizzazione più famosa resta la Mini elaborata.
su epocAuto di febbraio a cura di Elvio Deganello.
Esattamente sessant’anni fa la monoposto di John Cooper vince il Campionato del Mondo e porta la rivoluzione del motore posteriore nella Formula 1, ma oggi il suo nome è sulla bocca di tutti grazie alla Mini Cooper. Evidentemente l’elaborazione della popolarissima utilitaria conta più dell’intera carriera di costruttore d’auto da corsa, che inizia nel 1946 nel garage del padre, a Surbiton, quando John ha 23 anni. La sua prima creazione debutta nella salita di Prescott il 28 luglio 1946. È un’economica monoposto con un motore da moto Jap 500 e un semplice telaio fatto di due elementi rettilinei di lamiera scatolata alleggeriti da fori e uniti da traverse. Il motore è montato dietro e le sospensioni hanno la balestra trasversale della Fiat “Topolino” perché rappresentano la soluzione più logica per mantenere senza problemi la trasmissione a catena.
Nell'immagine L’allora giovanissimo Stirling Moss accanto alla vittoriosa Cooper Mk3 Formula F3. Il prototipo della 500 Monoposto nasce nel 1946, nel 1948 Moss è fra i primi clienti del modello di produzione. Nel 1950 è già un campione.
L'articolo completo è su epocAuto di febbraio.
In tutte le edicole a 2.80 euro
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