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Volugrafo - su epocAuto di maggio
Una bella Volugrafo restaurata. Ogni modello aveva piccole differenze, nel parabrezza, sedili o altri dettagli.
Marche Italiane Scomparse
VOLUGRAFO, 1946-1948
su epocAuto di maggio a cura di Nino Balestra -
L’unica micro vettura che ebbe un minimo successo nel secondo dopoguerra.
Volugrafo è una azienda torinese specializzata sin dagli anni Trenta del ‘900 nella fabbricazione di cisterne, rimorchi e distributori di benzina, assorbita poi dalla produzione bellica. Finita la disastrosa seconda guerra mondiale nell’aprile del ’45, per tutti si pone il problema della ripresa e della riconversione industriale. Volugrafo si dedica alla costruzione di scooter, per poi passare ad una micro vettura, la Volugrafo 46, meglio nota come “Bimbo”. S
Sono giorni aspri, feroci, carichi di odi repressi, con durissimi scontri in molte città e paesi, soprattutto nel nord Italia, dove avvengono attentati, violenze, fucilazioni. Ma bisogna riprendere a vivere, a produrre i beni più necessari a muoversi. E’ un fiorire di micromotori da applicare alle biciclette, magari semi arrugginite e riemerse dalle cantine. C’è chi pensa allo scooter ed all’automobile. La più economica sul mercato è, al primo momento, la Fiat 500 “Topolino” offerta con tetto apribile nelle Concessionarie a 260.000lire (che poi cresceranno di mese in mese), ma in realtà per poterla avere spesso è necessario sborsare un sovraprezzo del 25 o anche del 50 per cento in più. Nello stesso 1946 un operaio dell’industria guadagna circa 10/12.000 lire almese. Per lui la Topolino è un sogno irrealizzabile...
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