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01 Ayrton Perrys 1881 first electric car

La prima OTAV 5,5HP con capota fornita come extra, evidenzia la trasmissione alle ruote posteriori, per mezzo di una cinghia.

 

Marche italiane scomparse OTAV

su epocAuto di agosto 2020 a cura di Nino Balestra - 

Piccola e veramente economica piace ed ha successo, ma non basta, la crisi borsistica del 1907 e un errore di calcolo spazza via forse l’unica vetturetta che avrebbe meritato una sorte migliore.

A Milano all’inizio del ‘900 Max Turkheimer è un grosso e affermato commerciante di biciclette attivo già dal 1888, poi costruttore in proprio, con solidi capitali alle spalle.A Milano all’inizio del ‘900 Max Turkheimer è un grosso e affermato commerciante di biciclette attivo già dal 1888, poi costruttore in proprio, con solidi capitali alle spalle.Egli fonda nell’estate del 1905 la Società O.T.A.V che sta per Officine Turkheimer Automobili e Velocipidi, dopo avere accuratamente studiato l’offerta esistente di auto ultra economiche, visionato progetti, fatto i debiti calcoli sui costi ed indagini di mercato. L’idea è quella di fabbricare una vetturetta veramente economica da proporre con un prezzo al pubblico di non più di 2000 lire, mentre altre “minime” non riescono a scendere sotto le 3.000, ancora troppo per una vera e larga diffusione. Non dimentichiamo che in quegli anni lo stipendio di un lavoratore dell’industria, si aggira sulle 7/800 lire per dodici mesi. Un esempio viene proprio nello stesso periodo da Padova, dove la ditta Maggiora offre a 2700 Lire una due posti semplice e di facile uso, mossa da un motore delle note e collaudate motociclette Laurin & Clement. 

  

01 Ayrton Perrys 1881 first electric car

Reparto montaggio nello stabilimento Turkheimer di Via Lambro 4 a Milano, dove tutto è stato pianificato con cura.

  

L'articolo completo è su epocAuto di agosto. 

 

 

 

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