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Lo stile inconfondibile di Gangloff - su epocAuto di agosto
La Lorraine-Dietrich B3-6 carrozzata Sport Cabriolet da Gangloff nel 1929 sul telaio # 25560 esalta l'eleganza e la sportività del modello, che ha il motore con 6 cilindri di 3,5 litri come le B3-6 che hanno corso più volte le 24 Ore di Le Mans e di Spa.
Carrozzeria Gangloff
su epocAuto di agosto 2020 a cura di Elvio Deganello -
La vicenda di Gangloff attraversa quattro carrozzerie svizzere e una francese. Quella di Ginevra è la capostipite, quella di Losanna chiude subito, quella di Zurigo non emerge, quella di Colmar diventa famosa per le Bugatti e quella di Berna è la più longeva.
Quando si dice Gangloff, si pensa alle Bugatti perché il carrozziere di Colmar ne ha vestite molte. A volte quelle della Casa e quelle di Gangloff sono così simili da far pensare che siano uscite da una succursale del costruttore. Si potrebbe anche pensare che il carrozziere sia francese perché Colmar è vicina a Molsheim, sede della Bugatti. Nella realtà la Carrosserie Gangloff nasce in Svizzera e quella di Colmar è una succursale divenuta famosa proprio per le Bugatti. Per capire, andiamo a Ginevra nel 1878, dove la falegnameria Gangloff inizia a costruire carri e carrozze. Forti di quest’esperienza, nel 1903 i fratelli Georges e John Gangloff entrano nel mondo dell’auto vestendo gli autotelai dei costruttori svizzeri SAG (Société des Automobiles Genève), Martini e Saurer (autobus). Ma ma manca l’armonia fra i fratelli, che si separano nel 1909....
Il modello ALS del costruttore svizzero S.A.G. (Société des Automobiles Genève) carrozzato Doppel-Phaeton dai fratelli Georges e John Gangloff nel 1906, sfruttando la loro precedente esperienza nella costruzione di carri e carrozze.
L'articolo completo è su epocAuto di agosto.