Edizioni C&C - Gran Premio di Siracusa, tra aranci e muretti

01 Ayrton Perrys 1881 first electric car

1961 Graham Hill su BRM P48/57. Si classificherà? nono a quattro giri dal vincitore Baghetti

Gran Premio di Siracusa: tra aranci e muretti

su epocAuto di agosto 2020 a cura di Renzo De Zottis -

Tra il 1951 e il 1967 l’impegnativo tracciato stradale siciliano conobbe le gesta di molti tra i maggiori piloti del dopoguerra, da Ascari a Jim Clark. Nell’ultima edizione clamoroso ex aequo tra Scarfiotti e Parkes.

Il patrimonio automobilistico sportivo siciliano, oltre alla Targa Florio, vanta altre competizioni di ottimo livello che per molti anni hanno contribuito a fare dell’isola un polo di attrazione per grandi marche e grandi piloti. Una di queste è stata senz’altro il Gran Premio di Siracusa. Questa magnifica gara disputata per ben sedici edizioni, pur non raggiungendo mai la validità mondiale, richiamò nei suoi anni migliori il fior fiore delle scuderie di Formula Uno diventando spesso, grazie alla sua collocazione tra marzo e aprile, valido banco di prova in vista della nuova stagione. Dotato di buone strutture ricettive sia per il pubblico che per le scuderie (primo passo verso un circuito permanente che non verrà mai realizzato) il percorso si snodava per cinque chilometri e mezzo tra muretti e aranceti su un quadrilatero di larghe strade pubbliche con sole due curve piuttosto impegnative, quella verso la frazione Floridia e quella verso la frazione Canicattini più un tornantino secco, la curva della Madonnina. Percorso veloce e probante, dunque, ma che ebbe sempre il suo tallone d’Achille nella scarsa sicurezza sia per i piloti che per lo strabocchevole pubblico. “Era un tracciato semipermanente, impegnativo e difficile, con muri, alberi e pali della luce ai lati della piste, perché in quei tempi non c’erano i guardrail.” lo descrisse Giancarlo Baghetti che qui ebbe il suo vittorioso battesimo in Formula Uno nel 1961...

01 Ayrton Perrys 1881 first electric car