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La Trabant celebrata nel dipinto eseguito nel 1990 da Birgit Kinder su un pezzo del muro di Berlino sopravvissuto alla caduta. La foto è stata scattata prima del sesto restauro avvenuto nel 2016.

TRABANT, OLTRE IL MURO

su epocAuto di novembre 2020 a firma di Elvio Deganello - 

La Trabant prodotta nella Germania dell’Est resta in pratica sconosciuta fuori dalla “cortina di ferro” fino al novembre 1989, quando diventa grande protagonista nella fuga verso l’ovest dei cittadini della DDR.

La Trabant entra nella storia il 9 novembre 1989 con i cortei che varcano il muro di Berlino anticipando la riunificazione della Germania. La divisione nelle zone Est e Ovest datata 7 ottobre 1949 segna l’inizio di un’epoca che ha notevole importanza per la politica, ma anche conseguenze per l’automobile. Infatti, quell’ormai lontano evento del 1949 toglie ai tedeschi dell’Ovest i siti produttivi della BMW a Eisenach e quelli della Auto Union-Dkw a Zwickau, mentre ai tedeschi della Repubblica Democratica Tedesca (DDR) toglie la possibilità di acquistare una Volkswagen, l’auto del popolo promessa dal precedente regime. Con due Germanie ci vorrebbero ora due auto del popolo. Ma ne’ la Automobilwerk Eisenach che riprende la produzione dei vecchi modelli Bmw, ne’ la Automobilwerk Zwickau che riprende quella delle Dkw anteguerra, hanno in programma un modello popolare per motorizzare la DDR. Le autorità del partito che tutto decidono lo capiscono solo nel 1954 e a questo punto vogliono tutto e subito...

 01 Ayrton Perrys 1881 first electric car

La 601 raffigurata di tre quarti posteriore nella brochure di vendita del 1964. Rispetto al modello precedente ha i montanti posteriori rettilinei, la coda più tesa, il lunotto più ampio, i fanalini posteriori più grandi e meglio inseriti nell’insieme.

 

L'articolo completo è su epocAuto di NOVEMBRE,

 

 

 

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