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Sertum 500 MCM. La vista laterale evidenzia la notevole luce a terra, circa 200 mm. L'insieme è molto compatto

 

 

SERTUM 500 MCM

su epocAuto di dicembre 2020 a firma di Mauro Preti - 

Quando neofita ed inesperto comperai la prima Sertum 250VL ero convinto di avere comperato una moto inglese poco nota, si trattava, invece di una delle 5 grandi marche che nell'anteguerra si divideva il grosso del mercato con Benelli, Bianchi, Gilera e Guzzi (in ordine alfabetico). Le Officine Fausto Alberti nate all'inizio degli anni 20, disponevano di macchine utensili di prim'ordine e affidate a personale specializzato, si distingueva nella costruzione di particolari meccanici e di motori statici a Benzina per le industrie.
L'esperienza maturata e la nuova regolamentazione del codice della strada che sancisce la volontà del regime di sviluppare la motorizzazione civile, aprendo alle moto di 175 c.c. che possono essere guidate senza patente e senza immatricolazione, è di certo tra le motivazioni che spingono l'azienda a mettere in cantiere la prima moto la 175VL. I numeri italiani della produzione motociclistica sono ancora modesti siamo alle poche migliaia annue contro le decine di migliaia di Francia, Germania ed Inghilterra, quindi il potenziale sviluppo del mercato c’è, ed è supportato dalla volontà politica, che vorrebbe motorizzare l'Italietta per mostrare al mondo che ci siamo, il capo del Governo di allora si vanta di essere il primo motociclista d'Italia con la tessera FMI nr 1 cavalcando una Bianchi 175...

 

 

L'articolo completo è su epocAuto di DICEMBRE

 

 

 

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