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Keijidosha, motorizzazione di massa giapponese - su epocAuto di gennaio
La Suzuki Fronte SS con il motore da 36 CV che il 12 agosto 1968 con Stirling Moss percorre i 750 chilometri autostradali da Milano a Napoli alla media di 122,4 km/h mantenendo addirittura la media di 125 km/h fino a Roma.
Keijidosha, motorizzazione di massa giapponese
su epocAuto di gennaio 2021 a firma di Elvio Deganello -
Nel 1955 il governo giapponese lancia il piano per la motorizzazione di massa con le micro utilitarie di 360 cc. Raggiunto lo scopo, punta sulle esportazioni e crea le condizioni per costruire auto più grandi.
Forse pochi ricordano i record stabiliti il 12 agosto 1968 da Stirling Moss al volante di una Suzuki Fronte SS sull'Autostrada del Sole da Milano a Roma in 4 ore e 27 minuti alla media di 125 km/h poi fino a Napoli alla media totale di 122,4 km/h sull'intero percorso di 750 chilometri. La Suzuki Fronte SS con il suo motorino di 360 cc capace di 36 CV (100 CV/litro!) esprime in modo appassionante l'euforia dei giapponesi per il motorismo di massa. Il via alle auto di grande diffusione lo dà nel 1955 il Ministero dell'Industria e del Commercio varando la nuova regolamentazione delle keijidösha (????, dove?? significa leggera e ?? significa automobile), che porta la cilindrata massima da 150 cc a 360 cc ma conserva la fiscalità agevolata e l'esonero dal dimostrare il possesso di un garage per procedere all'acquisto. Il ministero raccomanda l’abitabilità per quattro persone, la velocità di 100 km/h e il prezzo di 150.000 Yen...
La versione giardiniera della Subaru 360 si chiama Custom, ha la stessa meccanica della berlina con il motore che sviluppa 18 CV ma pesa 450 kg invece di 400 kg e ha il rapporto finale più corto, perciò e più lenta: 85 km/h invece di 95 km/h.
L'articolo completo è su epocAuto di GENNAIO