Edizioni C&C - OSI-Ford 20M TS - su epocAuto di giugno

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La OSI 20M TS così come fu presentata al Salone di Ginevra del '66. Sul frontale manca ancora lo stemma con il marchio di fabbrica: sarà quello OSI. Nei modelli di produzione scompariranno le feritoie sui parafanghi anteriori e lì sarà inserita una targhetta per sottolineare il motore V6.

OSI - FORD 20M TS

La Capri può attendere

Su epocAuto di giugno - a firma di Dario Mella

Negli anni Sessanta la Ford inizia un percorso di avvicinamento al mondo delle competizioni automobilistiche. Una delle motivazioni è la constatazione che esiste un modo per farsi notare dal pubblico altrettanto efficace della pubblicità: ed è vincere in pista. Difatti, le inquadrature televisive e le foto sui giornali che compaiono ogni lunedì nei resoconti sono una pubblicità indiretta, per di più gratuita. L’obiettivo diventa quindi vincere e si concreterà nella famosa 24 Ore di Le Mans del ‘66. A questo punto uno si chiede cosa entri con tutto ciò la OSI 20M TS. La risposta è: che senso ha vincere le gare se nel listino mancano proprio le auto sportive?
Lasciamo ora la Ford americana e vediamo cosa accade nella filiale tedesca di Colonia, dove la sportiva programmata è il coupé Capri ma la sua presentazione è lontana. Come riempire il vuoto? Ma soprattutto, come fare a produrre un modello invitante per i clienti in un breve lasso di tempo, tenuto conto che un coupé, specie se di cilindrata medio-elevata, sarà destinato a occupare nel mercato una posizione di nicchia? Qui sorge il problema: un grande costruttore come Ford, strutturato per sfornare migliaia di automobili tutti i giorni, fatica a produrre un quantitativo giornaliero valutabile in una decina o poco più di esemplari. La soluzione va quindi cercata all’esterno. Dove? In Italia naturalmente, perché prima di tutto occorre dare una bella linea e in questo noi siamo maestri...

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