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IL TERZO VERTICE DEL TRIANGOLO

Nella storia del motorismo modenese, oltre a Ferrari e Maserati, spicca il nome di Stanguellini, autore alla fine degli anni ’30 di alcune spettacolari elaborazioni meccaniche e aerodinamiche che hanno fatto scuola.

Su epocAuto di giugno - a firma di Giuseppe Valerio, illustrazioni di Gabriele Guidetti

C’è un terzo nome importante nella storia dell’automobilismo, non solo sportivo, che chiude l’ideale triangolo motoristico modenese: al fianco di Ferrari e Maserati, in rigoroso ordine alfabetico, il terzo vertice è quello della gloriosa Stanguellini.
L’artigiano Celso Stanguellini aveva fondato a Modena nel 1879 una fabbrica specializzata nella produzione di timpani da orchestra, utilizzando un innovativo sistema di accordatura meccanica da lui stesso brevettato. La svolta verso la meccanica pura la impresse Francesco, figlio di Celso, che nei primi anni del ‘900 iniziò a dilettarsi con le corse dei tricicli a motore e poi con le prime automobili, utilizzando vetture di marca Ceirano e SCAT. Francesco si occupava anche della preparazione delle vetture, non disdegnando neanche di mettere le mani su motociclette da competizione.
Purtroppo, Francesco Stanguellini scomparve prematuramente nel 1932 e la gestione dell’azienda restò nelle mani del figlio Vittorio, all’epoca neanche ventenne. Questi, animato da una smisurata passione per la meccanica nonché dotato di una di una mentalità estremamente pratica che lo portava a esplorare qualsiasi aspetto della fabbricazione di un’automobile, fu di fatto il creatore della Squadra Stanguellini, la prima incarnazione della fabbrica modenese interamente dedicata alle competizioni.
In un primo tempo, siamo nel 1935, l’attività si limitò alle elaborazioni di vetture e motori, quasi sempre di origine FIAT, per conto di clienti agonisti. Ma a partire dal 1937, in concomitanza col varo di un nuovo regolamento sportivo che istituiva la categoria Turismo Nazionale (poi più coerentemente ribattezzata Sport Nazionale dal 1938), Vittorio Stanguellini gettò le basi di una concreta e duratura presenza nel mondo delle competizioni, scegliendo saggiamente di occuparsi di piccole cilindrate e formule minori, cogliendo perfettamente il limite di un possibile e ragionevole raggio d’azione...

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Fiat 500 Topolino, foto di aprile 1938 (Modena via Moreali) scattata prima di partire per la Mille Miglia.

 

 

 L'articolo completo è su epocAuto di GIUGNO

 

 

 

 

 

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