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Lloyd Arabella (1959-63)

LA CUGINETTA DI ISABELLA

Su epocAuto di novembre - a firma di Maurizio Schifano

Nata come modello più economico e moderno dell’amatissima Isabella, questa piccola berlina vanta un motore boxer a quattro cilindri, la trazione anteriore e una linea americana di gran moda. Il lancio affrettato, ma anche tardivo, e qualche difetto di troppo ne limitano il meritato successo.

Sul finire degli anni 50, il Gruppo automobilistico tedesco che riunisce i marchi Borgward, Goliath e Lloyd, deve la sua fama, nonché la maggior parte dei suoi guadagni, alla Borgward Isabella, il modello nato nel 1954, che nel 1959 beneficerà del lancio della sua seconda serie. La gamma Goliath rimane di nicchia, mentre, fino a quel momento, quella della Lloyd comprende microcar con poco appeal, seppure di una certa diffusione. La situazione finanziaria del Gruppo non è florida, anche a causa di tecnologie costruttive arretrate, che fanno allungare i tempi di produzione e lievitare i costi, e alle quali si cerca di rimediare, dove possibile, con la standardizzazione dei componenti. L’estro creativo di Carl F. W. Borgward, l’imprenditore che guida con autorità il Gruppo, comunque non è venuto meno; perciò tra i progetti che trovano attuazione in quel periodo difficile c’è anche quello di una piccola berlina di aspetto moderno, che avrà il compito di valorizzare il marchio Lloyd, assimilandolo in qualche modo al marchio Borgward. Per tale motivo, questo nuovo modello, che sarà lanciato nel 1959, dovrà chiamarsi Arabella. Lo schema meccanico prevede l’adozione della trazione anteriore, caratteristica di tutti i modelli Lloyd e Goliath lanciati dal 1950 in poi, e di un evoluto motore boxer a quattro cilindri raffreddato ad acqua, tutto in lega leggera, derivato, con una riduzione della cilindrata, da quello che nel 1957 aveva esordito sotto il cofano della poco fortunata Goliath 1100. Se l’estetica della futura Arabella trova ispirazione nello stile americano del momento, di gran moda anche in Europa, le soluzioni costruttive riguardanti il telaio e la carrozzeria derivano, seppure con spunti più evoluti, da quelle adottate negli anni 30 e 40......


  L'articolo completo è su epocAuto di NOVEMBRE

 

 

 

 

 

 

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