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Praga Piccolo cabriolet (1928). Paragonabile alla nostra FIAT “Balilla”, verrà prodotta per quasi un ventennio (1924-41) in oltre 17 mila esemplari.

AUTOMOBILI PRAGA

Su epocAuto di novembre - a firma di Giuliano Silli

Il 27 marzo 1907, due delle più importanti imprese industriali dell’Impero austro-ungarico sottoscrissero l’atto costitutivo di quella che sarebbe diventata la principale fabbrica di automobili della Cecoslovacchia tra le due Guerre mondiali: la PAT-PAF (Prazská automobilní továrna – Prager Automobil Fabrik, secondo le correnti lingue ceca e tedesca), ovvero la “Fabbrica automobilistica di Praga”, o più semplicemente Praga. L’impresa proponente era la První ceskomoravská továrna na stroje (Prima fabbrica di macchine ceco-morava), fondata a Praga nel 1871 e produttrice di motori termici, elettrici, locomotive, impianti chimici, acciaio lavorato, etc.; l’altra contraente era la Ringhofferovy Závody a.s. , una fabbrica appartenente all’antica famiglia praghese Ringhoffer che, partendo da un laboratorio per la produzione di utensileria metallica per birrifici, distillerie e zuccherifici (dalla seconda metà del 1700 in poi), divenne la più grossa fabbrica di vagoni ferroviari d’Europa. Provenendo da esperienze industriali che nulla avevano a che vedere con il “nuovo” - per entrambe - prodotto, venne in prima istanza deciso di produrre vetture su licenza, scegliendo un modello Isotta Fraschini (tipo B di 8 litri di cilindrata) e subito dopo uno di 3 litri, ma senza successo di vendite. In verità, già nel 1905 i dirigenti praghesi avevano acquistato una Benz 18/28 HP (4,5 litri) allo scopo di studiarne le caratteristiche e quindi farsi un’idea sul tipo di produzione da impostare, ma l’assenza di un’apposita ricerca di mercato avrebbe portato a risultati negativi. L’ulteriore scelta di rivolgersi a un prodotto più economico (la francese Charron) non diede, nell’immediato, risultati apprezzabili, dopodiché i rappresentanti della Ringhoffer, delusi da questa iniziale esperienza automobilistica, abbandonarono l’impresa; si rifecero, nei primi anni Venti, acquistando la Nesselsdorfer Wagenbau di Koprivnice, la famosa Tatra. Situandosi la Fabbrica di Automobili Praga all’interno dell’area produttiva occupata dalla grande Casa-madre, si sarebbe potuto ricominciare daccapo senza remore e con le proprie forze, che furono rinvigorite dall’apporto di un giovane progettista di grande talento, proveniente dalla Laurin & Klement e assunto nel 1911: Frantisek Kec...

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Super Piccolo cabriolet (1935): a verniciatura bicolore centra l’obiettivo di far apparire elegante anche un’auto di serie.

 

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