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La scritta “Vendu” (venduta) su questa Hudson Terraplane del 1934 dimostra che qualcuno probabilmente avrà voluto tentare un recupero.

ABBANDONATE IN SVIZZERA

LE MALEBOLGE DELL'AUTO

di Marco Batazzi

Oggi non se ne vedono molti in giro, leggi e regolamenti su inquinamento del suolo hanno ridotto e confinato i demolitori in luoghi spesso poco visibili.
Ma molti anni fa – alzi la mano l’appassionato che non concorda – erano per i collezionisti di auto e i riparatori una vera miniera dove spesso si potevano trovare ricambi adatti per le riparazioni della propria auto d’epoca. Ancora oggi seppure molto raramente vengono ritrovati capannoni dove appaiono vecchie auto polverose e dismesse, come i tesori di Alì Babà.
Più o meno all’epoca del Salone di Ginevra del 1988 fu trovato un vero e proprio “giacimento” di auto d’epoca nel paesino di Thonex ai margini della città.
La storia sembra semplice e inizia come nelle favole: “C’era una volta un demolitore che lavorava in un tranquillo paese svizzero”. Troppo tranquillo, come spesso accade nei paesini svizzeri.
Infatti, nel 1960 circa, quando volle modernizzarsi installando una pressa di quelle che in quattro e quattr’otto riducono una macchina a un cubo di un metro per lato, quest’uomo chiese i necessari permessi. Ma i vicini insorsero: una pressa fa troppo rumore. Permesso non accordato.
Il nostro uomo decise di lasciare l’attività non senza consumare una piccola vendetta nei confronti dei suoi benpensanti vicini: lasciare tutto com’era. Quattro ettari di carcasse d’auto, ruggine e disordine in bella vista davanti alle loro case pulite (altra cosa che fa inorridire un cittadino svizzero per il quale anche i rifiuti devono essere “in ordine”).
Passarono gli anni. I rancori si stemperarono e, soprattutto, la vegetazione spontanea venne a ricoprire pietosamente tutto, nascondendo alla vista ciò che sporgeva oltre il muro di cinta...

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Vista generale delle cataste di auto. In primo piano una Ford Galaxie del 1957 con sopra una scocca di BMW Isetta e a lato una Buick del 1950 vista di fronte.

 

Articolo completo su epocAuto di Luglio/Agosto

 

 

 

 

 

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