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La linea della CX è opera di Robert Opron: fu l'ultima sua realizzazione per Citroën prima di passare alla Renault.

CITROEN CX

UN'ASTRONAVE NELLA SCIA DELLA DS

di Marco Chiari

Per rimpiazzare l’irripetibile DS serviva un’altra auto ardita e fuori dagli schemi che incarnasse alla perfezione le caratteristiche delle vere Citroën: originalità e anticonformismo. Le sospensioni idropneumatiche la rendono diversa da tutte le altre vetture.

C’è poco da fare: ricevere il testimone da certe icone è uno degli incarichi più ingrati che possano toccare. E così come la 126 non è riuscita a cancellare il ricordo della 500 o, per stare all’ombra della torre Eiffel, la Dyane non ce l’ha fatta a sopravvivere alla 2CV, la Citroën CX si è sorbita l’infame compito di rimpiazzare l’auto più innovatrice della storia, quella DS che stupì il mondo e che per certi versi nemmeno le ipertecnologiche ammiraglie odierne sono riuscite a eguagliare. Affascinante, originale ma anche piena di contraddizioni: comunque un successo prodotto in 1.170.000 esemplari, resistendo sul mercato per quindici anni alla fine dei quali si conteranno oltre un centinaio di varianti considerando meccanica, allestimenti e tipi di carrozzeria: vale davvero la pena di ripercorrere la storia di quella che è stata l’ultima ammiraglia progettata integralmente da Citroën prima dell’avvento del gruppo PSA...

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La 350 SL è la Safety-Car nella 1000 Chilometri del Nürburgring il 30 maggio 1971. Dietro scalpitano l’Alfa Romeo T33/3 di Rolf Stommelen-Nanni Galli, la Ferrari 312 PB di Jacky Ickx-Clay Regazzoni e la Porche 908/3 di Vic Elford-Gérard Larousse.

 

Articolo completo su epocAuto di Settembre

 

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