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Hellé Nice, vero nome Mariette Helene Delangle, nata a Aunay-sous-Auneau -Francia (1900 - 1984) qui su Alfa Romeo Monza 8C al Grand Prix de Comminges il 26 agosto del 1934.

BREVE STORIA DELL'AUTOMOBILISMO AL FEMMINILE

LA SCALATA ROSA

di Franco Carmignani

Se è vero che per l’acquisto di un’automobile è quasi sempre decisivo il parere femminile, ora con quella spina di carica delle vetture elettriche che sembra tanto il cordone del ferro da stiro… è anche vero che c’è sempre stato un ruolo ben più importante della donna nel mondo delle auto.
Prendiamo per esempio le corse. Nella prima e seconda decade del novecento si parla di campioni del volante come Vincenzo Lancia, Felice Nazzaro, Emilio Giuppone ecc. In campo femminile il grande tema è l’emancipazione, e ogni mezzo è buono per donne coraggiose e determinate per affermare la parità: il cavallo da concorso e poi più avanti l’aeroplano, da Amelia Earhart a Elli Beinhorn, moglie del grande Bernd Rosemeyer, mentre la prima aviatrice italiana è stata la milanese Rosina Ferrario che ha volato nel 1913. L’automobilismo, che tra le due guerre conosce una vera impennata, ha un bel numero di eroine.
La prima a conquistare le cronache è la veneziana Elsa degli Albrizzi, di cui non si sa moltissimo, anche se vanta almeno un paio di risultati nelle corse di inizio novecento, in particolare al Giro d’Italia del 1901; fu anche il primo presidente del Club Automobilisti Veneti fondato nel 1899 e ottenne un secondo posto nella categoria Vetture leggere della corsa Padova-Vicenza-Thiene-Bassano-Treviso Padova il 12 giugno 1899 su Benz Velo con il tempo di 8 ore 12"15'.
Ben più famosa è Maria Antonietta d’Avanzo. Un vero ciclone alla guida, e i risultati lo confermano, il desiderio di fare sempre meglio, coraggio tanto. Ma non solo. Durante la II guerra mondiale è in prima linea come crocerossina, e poi si adopera per nascondere ebrei e perseguitati. La sua storia controcorrente inizia con le scorrazzate giovanili al volante della macchina di papà nelle campagne del rodigino, per arrivare all’esordio in gara nel 1920, e a quel secondo posto assoluto in una delle corse della Settimana Bresciana del 1921 seguito dal terzo di categoria al Circuito del Garda l’anno seguente. Passa senza problemi dal volante della Alfa Romeo alla Maserati e alla Packard dodici cilindri...

 

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A sinistra, Cristine Beckers, nata a Bruxelles nel 1943, ha partecipato a 4 edizioni della 24 Ore di Le Mans. Ottenne la vittoria nella classe 2 litri nel 1974.

A destra, Susanna "Susy" Raganelli, nata a Roma nel 1946, campione del mondo kart nel 1965 unica donna ad aver vinto un titolo mondiale nel motosport automobilistico.

 

Articolo completo su epocAuto di Settembre

 

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