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OM 665 S su epocAuto di ottobre
La OM 665 S carrozzata dall’inglese Cadogan Motors Ltd nel 1928 e riportata all’antico splendore nel 2014 dagli attuali proprietari che l’hanno acquistata nel 2005 e hanno compiuto tre anni di ricerche per avviare l’accurato restauro iniziato nel 2008 e terminato sei anni dopo.
OM 665 S
ORGOGLIOSAMENTE SUPERBA
di Vittorio Falzoni Gallerani
Il nomignolo della OM 665 S riflette le grandi qualità della vettura, le vittorie sportive e la devozione degli appassionati, specialmente inglesi come la carrozzeria dell’esemplare che presentiamo.
Per illustrare convenientemente la OM 665 S carrozzata Cadogan che presentiamo in queste pagine, è necessario un accenno alla storia della OM, che nasce nel 1918 a Brescia e in 16 anni raggiunge l’eccellenza, poi entra nella “galassia” Fiat. Il primo modello, la S305, coincide con la 25/35 HP della Brixia-Züst azienda rilevata dalla OM nel 1917. È un macchinone di 4.710 cc, ben diverso dalle OM successive: auto scattanti, equilibrate e di cilindrata contenuta. La svolta avviene nel 1919 quando l’ing. Ottavio Fuscaldo, passato dalla Züst alla OM, imbocca la via delle auto agili e prestazionali con la 465, dove 4 indica il numero dei cilindri e 65 l’alesaggio in millimetri, la cilindrata è dunque di 1.326 cc. Il motore ha le valvole monolaterali, le bielle di lega leggera, la lubrificazione forzata e l’avviamento elettrico. Il telaio a longheroni ha gli assi rigidi con balestre, il passo di 2,7 m, le carreggiate di 1,3 m, lo sterzo a vite senza fine, i freni meccanici a pedale sul retrotreno e uno a leva sulla trasmissione. Nel 1921 debutta la 467 con l’alesaggio 67 mm e la cilindrata di 1.410 cc. Poi nel 1922 la 469 S, con l’alesaggio di 69 mm, con i freni anche davanti e carrozzerie sportive comincia a inanellare vittorie di classe in gare della caratura della Coppa delle Alpi e dei Circuiti del Garda e del Mugello. Nell’aprile 1923 arriva il prodotto più rinomato della Casa bresciana: la 665 con il motore a sei cilindri di 1990 cc che mantiene la corsa di 65 mm e l’alesaggio di 100 mm della 465. L’autotelaio deriva dalla 465, ma ha il passo di 3,1 m nella versione N e di 2,8 m nella S con due carburatori; entrambe hanno le carreggiate di 1.320 mm e i freni meccanici a pedale sulle quattro ruote con sistema Perrot. Ben presto le qualità meritano alla vettura l’appellativo “Superba”...
Le snelle proporzioni della OM 665 S carrozzata dall’inglese Cadogan Motors Ltd risaltano nel frontale, dove i parafanghi sottili e ben staccati dal corpo vettura conferiscono all’insieme un aspetto leggero ma autorevole. Nella vista di trequarti posteriore mostra l’abbassamento della linea di cintura sull’attacco delle porte che dà snellezza alla breve coda che termina rientrando in basso immediatamente dietro l’asse posteriore.
Articolo completo su epocAuto di Ottobre