Menu Epocauto
Cerca
Area utenti
Carrello
FIAT 600 MULTIPLA su epocAuto di ottobre
Con i fanali modificati nell’autunno 1959 la Multipla ottempera alle norme del Testo unico D.P.R. 15 giugno 1959, n. 393, detto Nuovo Codice della strada. Contemporaneamente cambia il colore dei cerchi dal crema al grigio metallizzato.
FIAT 600 MULTIPLA
VERSATILITA' INNANZITUTTO
di Elvio Deganello
L’essenza della Fiat 600, madre di tutte le moderne monovolume, é contenuta nel nome stesso. Multipla, significa che “moltiplica” lo spazio trasformandosi e assumendo di volta in volta la configurazione richiesta dalle necessità del momento, da auto a sei posti a cinque posti, a quattro posti a tre posti o a due posti abbattendo uno o più sedili per lasciare lo spazio rimanente al trasporto dei bagagli, strumenti di lavoro, attrezzi sportivi o qualunque oggetto anche di grandi dimensioni. Infatti, i sedili posteriori, si possono ripiegare su se stessi, ribaltare, togliere oppure fare scomparire nel pavimento secondo le necessità. La Multipla è un’auto dalla versatilità totale. La inventa l’ing. Dante Giacosa, capo progettista della Fiat, anticipando il concetto oggi molto in voga delle carrozzerie monovolume, adatte indifferentemente alle necessità della famiglia, del lavoro e dello svago. L’ingegnere escogita questa formula quando la Fiat gli chiede di ricavare dalla Fiat 600 una vettura per l’uso promiscuo che possa sostituire la 500 C Giardiniera Belvedere. Giacosa rileva che la disposizione meccanica con il motore posteriore della 600 berlina impedisce di ricavarne una versione per uso promiscuo con la porta posteriore. Così mette due grandi porte di lato e avanza il posto di guida per creare un ampio vano di carico o due posti a sedere in più al centro della vettura. Alla fine del lavoro capisce di avere progettato un’auto fuori del comune, capace di dare il massimo dei servizi con il minimo dei costi. Ne è così contento che ne regala un esemplare alla moglie. Non si sa quanto la signora gradisca il regalo, perché la 600 Multipla è troppo in anticipo sui tempi e la sua linea poco convenzionale sconcerta il pubblico che all’epoca è ancora molto affezionato alle classiche berline a tre volumi. Gli utenti tipici restano quindi i tassisti, i piccoli commercianti, gli artigiani e gli istituti religiosi (le 600 Multipla delle suore diventano famose nelle barzellette)...
Una Multipla in Piazza San Pietro a Roma. Partecipa alla presentazione nelle più importanti città italiane, organizzata dalla Fiat nella terza settimana di marzo 1956 per far vedere, toccare e provare il nuovo modello al grande pubblico.
Articolo completo su epocAuto di Ottobre