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LA CINA É VICINA... su epocAuto di novembre
La Shanghai SH760A al Museo dell’automobile di Shanghai.
CINESI CON LA CARTA CARBONE
di Marco Batazzi
La Cina è vicina ma nell’immaginario collettivo sembra ancora distante, remota. Da anni ormai, è in testa alla classifica mondiale della produzione di automobili, avendo superato da tempo USA ed Europa, e nel frattempo le auto cinesi hanno iniziato a sbarcare sul vecchio Continente. Ma tutto è cominciato con le copie
La prima automobile cinese è stata… un autocarro. Le prime notizie arrivarono in Occidente nell’agosto 1931.
Era successo che l’ingegnere americano di nome Daniel F. Myers si fosse trasferito in Manciuria nel 1929, su invito di un collega e del capo locale Zhang Xueliang, che intendeva industrializzare la zona, a partire dall’Arsenale militare Liao Ning di Mukden.
Myers arrivò con 5 autocarri americani, che si rivelarono inadatti alle strade locali, e dovette pertanto riprogettare tutto in loco. Dopo due anni di lavoro furono approntati due veicoli di classe medio-pesante. Le maestranze cinesi erano praticamente digiune di qualsivoglia esperienza e per questo motivo le parti meccaniche, fra cui i motori Buda a 6 cilindri da 100 CV, provenivano dall’America, mentre telaio e lamierati della cabina si riuscirono a produrre in loco, così pure come molti piccoli particolari e tutta la minuteria.
L’autocarro, chiamato Mingsheng 75, aveva un peso del telaio senza cabina di circa 2 tonnellate e una portata di altrettante 2 tonnellate. Era previsto anche un modello “100” con portata maggiore (3 tonnellate) che avrebbe viaggiato su gomme piene anziché pneumatici.
La produzione mensile doveva essere di 15 unità, ma tutto, nella Cina di allora, si muoveva così a rilento da non poter pronosticare quando la capacità produttiva dell’ex-Arsenale sarebbe stata a pieno regime...
Rara immagine a colori della Dongfeng del 1958. Il dragone sul cofano di questa vettura è probabilmente una replica.
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