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A caccia di radiosonde
Consigli utili per la ricezione e decodificazione
Questo mese facciamo un salto (metaforico) nel mondo delle radiosonde meteorologiche, occupandoci di un possibile metodo di ricezione e decodificazione.
Queste sono dei dispositivi elettronici (non poteva essere diversamente, altrimenti non ce ne saremmo occupati) atti a misurare, nell’atmosfera, tanti parametri: la temperatura ambientale, la pressione, l’umidità e tanto altro. In questo articolo ci occupiamo della RS41. Questa trasmette, via radio, frame di dati ogni secondo contenenti, oltre a quelli già citati, anche altri sulla sua posizione, le velocità di movimento (ascesa, discesa, spostamento orizzontale). La modulazione utilizzata è la GFKS con una deviazione pari a ± 2400 Hz a 4800 baud. La trasmissione avviene in UHF nella gamma 400 ÷ 406 MHz.
La nostra radiosonda è un apparecchietto il cui peso si aggira intorno a 100 g e contiene tutta la strumentazione necessaria al rilevamento dei dati e alla loro trasmissione per consentirne il rilevamento e lo studio a terra.
Si tratta di una apparecchio legato a un pallone che viene rilasciato da determinate stazioni, solitamente alle ore 00:00 e alle ore 12:00. Dopo il rilascio, essendo il palloncino gonfiato con un gas più leggero dell’aria, inizia la sua ascesa nell’atmosfera fino a raggiungere quote superiori ai 30 km di altitudine. Durante l’ascesa, diminuendo la pressione atmosferica, il pallone tende a dilatarsi fino a esplodere quando raggiunge una certa altitudine.
Dopo l’esplosione la radiosonda inizia la sua discesa verso terra, controllata da un piccolo paracadute.
Ovviamente, oltre ai movimenti di ascesa e discesa, seguendo le correnti d’aria la radiosonda si sposta in senso orizzontale e può raggiungere anche località distanti centinaia di km dalla stazione di rilascio. Durante tutto questo periodo avviene la trasmissione in modo continuo dei dati rilevati.
La gestione del servizio, in Italia, è affidata all’Aeronautica Militare, che ne cura il “lancio” da sei diverse stazioni: LECCE GALATINA, TRAPANI BIRGI, DECIMOMANNU, CAMERI, UDINE RIVOLTO, PRATICA DI MARE.
Proprio da quest’ultima partono le radiosonde che normalmente si ricevono dalla mia stazione d’ascolto sulla frequenza di 405,8 MHz.
Va però sottolineato un altro particolare: per tutti coloro che, come chi scrive, si trovano molto distanti dalle stazioni di rilascio, la ricezione è subordinata alle correnti d’aria ad alta quota: è possibile solo se il vento (quale che sia la sua velocità) soffia nella direzione che permette l’avvicinamento della radiosonda alla postazione di ascolto. In sede di programmazione è possibile attivare l’opzione che ne provoca lo spegnimento automatico una volta tornata a terra, ma al momento in cui scrivo, questa opzione (burst killer) nella RS41 non è attiva; quindi la trasmissione continua fino alla scarica della batteria, facilitando le operazioni dei “cacciatori” di radiosonde.
L'articolo completo su Radiokit elettronica di gennaio 2025