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Sistema di prova per i 10 GHz adattabile anche ad altre bande

Uno degli aspetti interessanti nell’attività radioamatoriale è la realizzazione di antenne e la relativa misura delle prestazioni. Anche nel campo delle microonde questo è possibile e si possono realizzare o maneggiare antenne di varie tipologie e dimensioni.

Spesso, tuttavia, di fronte a un prototipo appena realizzato o a un’antenna appena acquistata in rete o in qualche fiera (vedi ad esempio alcune antennine per microonde in figura 1), nasce la necessità di conoscerne le principali caratteristiche, in particolare il guadagno e la frequenza di funzionamento.

Una prima analisi, che è necessaria se non si conosce la frequenza o la banda di funzionamento, può essere fatta per mezzo di un analizzatore di reti scalare o vettoriale.

Questa misura (di cui parleremo in un prossimo articolo) consente di tracciare il return-loss dell’antenna in funzione della frequenza e ottenere quindi indicazioni sul suo adattamento e di conseguenza sulla la sua banda di lavoro, ma non ci restituisce nessuna indicazione circa il suo guadagno (o direttività).

La teoria e le formule possono venirci in aiuto: ad esempio esistono semplici calcolatori su internet che consentono di stimare il guadagno di una antenna in funzione delle sue dimensioni.

E’ facile trovare le formule per il calcolo del guadagno di antenne horn o paraboliche, tuttavia si tratta solo di una indicazione di massima, perché poi il guadagno reale dipenderà da come l’antenna è stata realizzata, con quali materiali, con che precisione, ecc. Inoltre vi sono antenne “strane”, con forme particolari, per le quali non è facile trovare un calcolatore o un simulatore adatto. Come fare quindi?

 

 

L'articolo completo su Radiokit elettronica di gennaio 2025

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