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I segreti del choke svelati dal simulatore

Utilizziamo un simulatore d’antenna per studiare il funzionamento del choke, calcolarne il dimensionamento ed evitare risultati disastrosi
Il balun 1:1 in corrente, detto anche choke, è sicuramente uno dei componenti passivi più impiegati dai radioamatori.
Questo dispositivo è realizzato utilizzando una linea di trasmissione, che può essere coassiale o bifilare parallela, configurata a formare un induttore.
L’induttore può essere realizzato creando una spirale in aria, un avvolgimento su un nucleo magnetico (figura 2) o facendo passare il cavo all’interno di uno o più anelli di ferrite.
Insomma, cose che sappiamo tutti. Molti radioamatori sono anche in grado di misurarne le prestazioni, specialmente ora che, grazie al progresso, chiunque si può permettere un buon VNA.
Il problema nasce quando vogliamo correlare le nostre misure con gli effetti che il choke avrà una volta installato nel nostro sistema d’antenna.
I balun in tensione e quelli in corrente, che abbiamo discusso su RKE di giugno 2024, hanno una differenza subdola. I balun in tensione, sono circuiti a parametri concentrati, cioè possono essere trattati come normali circuiti elettrici. Alimentano un carico (ad esempio l’antenna), che deve avere un’impedenza entro valori dati, e presentano una precisa impedenza al generatore (per esempio il coassiale che li alimenta).
Essi sono più difficili da utilizzare perché tutte le parti, compresa l’antenna, devono essere calcolati per essere compatibili tra loro.
L'articolo completo su Radiokit elettronica di aprile 2025