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Dopo il primo incoraggiante esperimento occorso il 23 dicembre del 1900, nel quale Fessenden riuscì a trasmettere la voce a quasi 2 chilometri di distanza, il trionfo arrivò con un altro esperimento che avvenne sei anni più tardi.

 

Il 24 dicembre del 1906 fu la prima volta che dai rudimentali altoparlanti delle apparecchiature radiotelegrafiche installate a bordo di alcune navi situate a 25 chilometri al largo di Brant Rock, cittadina costiera del Massa-chusetts Usa, il luogo da dove quel giorno partì la trasmissione operata da Fessenden, gli allibiti e ignari marconisti ascoltarono distintamente e per la prima volta, scioccati, della musica e delle voci. Quella fu, in pratica, la prima trasmissione radio pubblica in AM, realizzata con l’alternatore di Alexanderson alla frequenza di 17,2 kHz con una potenza di 500 watt. Nella foto compare Fessenden insieme alla squadra di tecnici che presero parte a quella storica giornata. Oggi rimane un solo esemplare di quella macchina complessa, ancora utilizzata nel celebre sito svedese di Grimeton da dove, durante alcuni periodi dell’anno, per mezzo dei suoi generosi 80 kW viene irradiato un messaggio in Codice Morse, preceduto da: VVV SAQ VVV SAQ.

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Un altro protagonista della primogenitura radiofonica stava intanto cercando di farsi strada, un “attore” sicuramente visionario per l'idea che aveva: quella di inventare un apparecchio che potesse portare suoni, musica e…perché no, pubblicità, direttamente nelle case. Il suo nome era Lee de Forest ingegnere statunitense, che aveva una brutta abitudine, e cioè quella di copiare i brevetti altrui, inserire nei disegni progettuali delle piccolissime e a volte insignificanti modifiche rispetto al progetto originale, cambiarne il nome e alla fine brevettarli a sua volta, addirittura presentandoli sul mercato come fossero delle novità.

 

 

 

 

 

 

 

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