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I voltmetri selettivi
Il loro uso in ricezione
In tempi recenti pare siano ritornati “in auge”, sia sul mercato del surplus che nell’impiego pratico, i cosiddetti “voltmetri selettivi”, soprattutto i modelli un tempo prodotti dalla tedesca “Wandel & Goltermann”.
Gli apparati in questione sono dei veri e propri strumenti di misura (non dei “ricevitori”, anche se in genere possono essere utilizzati pure in tale funzione) che consentono di determinare con assoluta precisione i valori di tensione (V, mV, uV) oppure i valori in dB o dBm del segnale applicato al loro ingresso.
Allo scopo provvede uno strumento analogico “ad ago” e/o un display digitale a più cifre.
Le tensioni in oggetto possono essere misurate nell’intera banda-passante dello strumento (modalità “a larga banda”) oppure sintonizzando singole frequenze (modalità “selettiva”)....
E' utile precisare che i vari modelli oggi spesso presenti sul mercato surplus hanno configurazioni e caratteristiche tra loro diverse: a parte le differenti bande di frequenza “ricevibili” e i livelli minimi e massimi visualizzabili, alcuni di essi sono provvisti di demodulatore SSB, di selettività del canale IF selezionabile (in genere a tre posizioni nei prodotti Wandel & Goltermann), di amplificatore BF e di piccolo altoparlante incorporato.
Purtroppo non tutti i voltmetri selettivi sono dotati di uscita del canale IF (dalla quale potrebbe facilmente ricavarsi, come già visto, un segnale AM con diversi gradi di selettività); talvolta, inoltre, non è presente nemmeno l’uscita del demodulatore SSB né l’amplificatore audio/altoparlante. Quanto agli ingressi e alle uscite, essi sono quasi sempre a impedenza 75, 50 e/o 600 ohm, come si conviene agli strumenti di misura....
L'articolo completo su Radiokit elettronica di febbraio 2024