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La sensibilità è una delle caratteristiche più importanti di ogni ricevitore. Conoscerla può evitare sbagli costosi

Con un ricevitore sensibile si sentono anche i segnali debolissimi. La sensibilità si misura in più modi.

Un modo molto diffuso è il noise floor, detto anche MDS (Minimum Discernible Signal). È la potenza di un segnale che aumenta di 3 dB (raddoppia) l’uscita audio rispetto al solo noise del ricevitore.

L’ARRL misura il noise floor in CW, con il filtro da 500 Hz, quando c’è. In questo modo ha ottenuto un noise floor di -138 dBm per l’IC-7000, su 14 MHz e con il preamplificatore inserito.

Con 500 Hz di banda il noise termico è circa -147 dBm. Questo significa che l’apparato, come quasi tutti gli altri, ha una sensibilità molto alta. Per chi usa un’antenna decente, sotto i 20 MHz la sua sensibilità sarà sempre eccessiva. Attenzione: una grande sensibilità non è un difetto, purché il preamplificatore sia escludibile e ci sia un buon attenuatore.

Per chi ascolta con un’antenna modesta, in una zona con poco noise l’alta sensibilità è necessaria.

 

La sensibilità minima

La sensibilità minima che un ricevitore deve avere non si può esprimere con un solo numero. Essa, infatti, dipende da più fattori: la frequenza, la zona, l’antenna usata, gli aggeggi in funzione sia a casa propria sia nei dintorni.
Il noise che arriva dall’antenna limita la sensibilità necessaria. Come già sapete i disturbi, sia di origine umana che atmosferica, diminuiscono al crescere della frequenza. Per esempio, il rumore atmosferico a 28 MHz è 20 – 25 dB più basso di quello a 1,8 MHz. Per il rumore di origine umana, il legame con la frequenza è simile.

La zona causa differenze analoghe. Tra una stazione in città e una, molto isolata, in campagna si riscontrano differenze di 15 – 30 dB.

Fissati la frequenza e la zona, l’antenna influenza il noise che entra nel ricevitore. Ci sono differenze apprezzabili tra antenne verticali e non, così come tra antenne direttive e non.

Gli aggeggi presenti nei dintorni possono rovinare la ricezione, che da buona può diventare pessima. Non basta abitare in campagna, isolati, e operare sui 28 MHz. Certe lampade a basso consumo, certi alimentatori o caricabatterie e un mucchio di altre diavolerie spesso vanificano la bontà del luogo. Tante aziende della terra visitata da Marco Polo costruiscono, sotto mentite spoglie, potenti generatori di noise.

Serve maggiore sensibilità usando antenne piccole invece di quelle “adeguate”. Prendiamo ad esempio una loop magnetica del diametro di 80 cm. Essa capta poco noise in banda 7 MHz, ma anche poco segnale e richiede un ricevitore abbastanza sensibile.

 

Leggi l'articolo completo su Radiokit elettronica di giugno

Srke 5 2024

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