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Il capitano Quintino Bonomo, il caporale semaforista Paolo Castelli, il generale Cesare Bardeloni, il reverendo Domenico Argentieri, il medico Riccardo Moretti, e tanti altri

Tanti nomi, perlopiù sconosciuti, di personaggi che in tempi e modi differenti hanno contribuito alla storia della fisica, della radiotelegrafia, della scienza.

Carlo Bramanti nel suo ultimo libro appena pubblicato da Sandit ne passa in rassegna ben trentatré. A ciascuno dedica un breve, spesso inedito, ritratto prendendo in considerazione i loro studi, le difficoltà superate, i traguardi raggiunti. Ma perché costoro non sono passati alla storia??

La risposta si trova nel titolo che l’autore ha scelto per il suo libro: “All’ombra di Marconi. Inventori dimenticati”. Titolo appositamente scelto per rendere onore a tanti tecnici e studiosi, molti dei quali dovettero trasferirsi all’estero per continuare le loro ricerche.

Nemo propheta in patria! A causa dei contratti che Marconi aveva stipulato con il Governo italiano, nessuno poteva usare o colloquiare con apparecchiature che non fossero della compagnia Marconi.

Le cose andarono un po’ diversamente per i progressi ottenuti in ambito militare. Lì non si andò tanto per il sottile e si lavorò apportando perfezionamenti tali da superare talvolta quelli di Marconi stesso.

Il quale non se ne ebbe a male e utilizzò quei perfezionamenti nei suoi apparati. Il libro di Bramanti porta alla luce un frammento di storia finora mai raccontato. Un bel libro, da non perdere.

Maggiori informazioni su https://www.sanditlibri.it/

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