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Chi di voi, nel prepararsi a gettare un vecchio PC non si è interrogato su quali parti salvare di cotanta elettronica?

e, di questi quanti non hanno finito per smontare l'alimentatore (che con quel suo look essenziale comunque ha un suo fascino) affermando che quanto prima lo riutilizzerà in una soluzione che stupirà il mondo e sanerà il bilancio familiare?! Non risanare il bilancio ma salvare dall'isola ecologica un alimentatore (in effetti più di uno).

A questo punto, la comunità di salvatori di alimentatori da PC si divide in due sottogruppi distinti e non miscibili: i conservatori (nel senso che non lo buttano ma neanche ci fanno qualcosa) e quelli che si adoperano per renderlo uno strumento da banco.

Facendo parte del secondo gruppo e dopo aver provato varie soluzioni senza mai rimanerne realmente soddisfatto, ho deciso di tentare un allestimento che tenesse conto della praticità, dell'estetica ma soprattutto, che rispettasse le norme vigenti in materia di apparecchi a bassa tensione per uso domestico. Il risultato è quello che illustro di seguito.

Siccome la logica e il raziocinio sovente non vanno d'accordo con gli hobbisti e ancor meno con gli autocostruttori, ecco che nel realizzare il contenitore ci è scappato giusto giusto lo spazio per dotare il tutto di un microcontrollore, di un display (16 caratteri per 2 righe) e persino di un encoder oltre all’interruttore di accensione.

A che servirà tutta questa roba? Considerando che non intendo manomettere il modulo ATX il microcontrollore non si interfaccerà con i circuiti dell'alimentatore. Il miglior uso che ne rimane è fargli monitorare le uscite e fornire informazioni sulle tensioni, le correnti e le potenze erogate…

 

 L'articolo completo su Radiokit elettronica giugno 2023

RKE 6 2023

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