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Protezioni e interconnessioni esterne (PTT, Ventole, indicatori)

L’articolo presentato in queste pagine non ha la pretesa di avere contenuti particolarmente innovativi né rivoluzionari, ma racchiude, in poche pagine, i vari punti importanti da considerare quando ci si voglia cimentare nell’auto-costruzione (meglio dire “Auto-Assemblaggio”) di un Amplificatore RF di potenza (HF, VHF & Up). Nello specifico si tratta di un’avventura che ho iniziato pochi mesi fa insieme ad altri OM della zona di Roma per la realizzazione di un “Lineare” per la banda VHF (2m) di media potenza (500W).
Nella maggior parte dei casi si viene attratti dal costo “abbordabile” di Amplificatori RF offerti sottoforma di “Pallet” già assemblati (oppure, a volte, in kit da assemblare) in grado di erogare fino (e talvolta oltre) 1.000W RF con potenze di pilotaggio inferiori a 10W: guadagno =/> 17dB....
L’offerta è veramente attraente confrontata con quelli “solid-state” già costruiti “pronti all’uso”; questi ultimi (ma di buona qualità) arrivano a quasi 1.000 euro per modelli VHF fino a 500W e sfiorano i 2.000 euro per potenze superiori; forniti con garanzia di due anni (escluso l’LDMOS).
Considerando “l’auto-costruzione” c’è da fare i conti con la realtà: l’intero amplificatore non è costituito SOLO dallo stadio di potenza (leggi “Pallet”) ma questo va poi “vestito” con il resto degli accessori assolutamente necessari!
E cioè:
a) Circuito Alimentatore: dimensionato circa del doppio rispetto alla potenza RF dichiarata del “Pallet”.
b) Una coppia di Relè Coassiali (almeno uno, quello di uscita, per potenze elevate).
c) Uno “scatolo” (Contenitore) abbastanza capiente in grado di alloggiare l’assemblaggio completo del Lineare; dove le unità che lo compongono siano di facile accesso per eventuali riparazioni e/o modifiche qualora necessarie; infine che fornisca una, non meno importante, estetica a tutto il sistema.
d) Un efficiente sistema di dissipazione termica e relativo raffreddamento (radiatore/i & ventola/e).
e) Circuito di commutazione RX/TX comandato dal segnale PTT della Radio.
f) Circuiti di protezione per salvaguardare il(i) delicato(i) semiconduttore(i) impiegato(i): LDMOS.
g) Minuterie varie: indicatori luminosi (LED) e acustici (Buzzer); interruttori, pulsanti e deviatori per attuare le manovre operative, etc.
Questo per dire che al costo super-conveniente adocchiato sull’offerta del “Pallet”, vanno aggiunti i suddetti punti che incidono non poco sulla realizzazione reale; in particolare i punti a) e b) vanno scelti di qualità (e di conseguenza costi) molto accurata; il punto c) può essere soggettivo... mentre i componenti citati ai punti d) e g) possono essere acquistati, presso venditori di componentistica in rete o surplus, a costi non eccessivi.
Mancano i punti e) e f) i quali, pur non avendo valenza sui costi globali, sono da considerarsi di primaria importanza.
Proprio questi ultimi punti, e) e f), sono quelli di cui si parla nel presente articolo.

Leggi l'articolo completo su Radiokit elettronica di novembre 2023

10 2023GR

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