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LANCIA Y 1995-2003
TRE METRI E MEZZO DI PRESTIGIO
epocauto di aprile di Elvio Deganello
Piccola per dimensioni, ma grande per contenuti. Lussuosa, ma economica. Anticonvenzionale ma classica. La Lancia Y inaugura il concetto vincente che ora si rinnova nella Lancia Ypsilon
Arbitro del successo di un’automobile è il tempo. Si può quindi definire un vero trionfo il concetto della Lancia Y che lo scorso 14 febbraio 2024 ha trovato continuità nella nuovissima Lancia Ypsilon. Il debutto del concetto vincente avviene nel 1995 quando la Y supera ogni aspettativa di vendita. L’immediato successo poggia sulla meccanica solida e prestazionale, sullo stile tradizionale e innovativo insieme e sul fatto che la piccola Lancia ha tutto per non essere uguale a nessuna. I designer, capeggiati dall’impareggiabile Enrico Fumia, la immaginano con uno stile che richiama la tradizione della Casa: moderna ma senza essere alla moda. I progettisti concentrano in poco più di tre metri e mezzo i contenuti delle Lancia più grandi: raffinatezza, comfort, sicurezza, finiture, ricchezza di equipaggiamento ed elevate doti dinamiche. Gli elementi di stile più originali sono ancora oggi i volumi che si intersecano o si sovrappongono generando un forte effetto plastico, oltre che grafico, con l’armonia generata dalle linee di intersezione. La calandra e i fanali sono sottesi fra due archi sovrapposti che si intersecano ai lati, così gli indicatori di direzione hanno una singolare forma appuntita. Il cofano é uno scudo “appoggiato” sui parafanghi, che così acquistano volumi autonomi ed evocano le Lancia degli anni Cinquanta. Una spessa modanatura paracolpi nera solca il perimetro della vettura, si inarca sulle fiancate come il giavellotto Lancia e accentua la dimensione orizzontale connotando la Y come un’auto agile e filante. Il portellone posteriore è anch’esso “appoggiato”, conferisce autorità alla coda, ma non la appesantisce perché un vuoto in bassorilievo ne riequilibra il volume. Un altro vuoto è in basso nel paraurti e una fascia nera lo mette ancora più in negativo, aumentando la leggerezza e la dinamicità del posteriore. Nella coda, come davanti, due archi delimitano i fanali con una linea di tangenza che li rende appuntiti....
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Nella vista di tre quarti anteriore si notano calandra e i fanali sottesi fra due archi, i lampeggiatori a punta, il cofano "appoggiato” sui parafanghi che assumono volumi autonomi e la modanatura nera che percorre il perimetro della vettura.
Nella vista posteriore della Y del 1996 si nota il volume del portellone che si appoggia sulla coda senza appesantirla grazie al gioco dei bassorilievi nella parte inferiore che alleggeriscono l’insieme e gli conferiscono dinamicità.
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