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A Monte-Carlo dal 10 al 12 maggio

di Marco Giachi, su epocauto di giugno 2024

Come tutti gli anni pari (ad eccezione del 2020 per il Covid, recuperato nel 2021) anche in questo 2024, dal 10 al 12 maggio, è andato in scena il “Grand Prix De Monaco Historique” dedicato alla storia delle vetture di Formula 1.
Una manifestazione che si colloca tra quelle di fascia alta insieme alla “Le Mans Classic” in Francia e al “Goodwood Festival Of Speed” in Inghilterra dove (ancora) non ho avuto l’occasione di andare: questo tipo di eventi a carattere decisamente “corsaiolo” non mi dispiace anche se, ammetto, a volte si esagera. A Montecarlo è stata vera competizione, con tempi paragonabili a quelli del Gran Premio “vero” degli anni Settanta e Ottanta, ma tre bandiere rosse in cinque giri non sono accettabili e non è ammissibile che la gara venga interrotta perché non ci sono le condizioni per portarla in fondo.
Sfogliando una vecchia rivista ho visto che Carlos Reutemann su Ferrari, nel 1978 e prima dell’effetto suolo, era in prima fila con 1:28:34 e oggi le vetture delle categorie F e G, senza “minigonne” e alte da terra (periodo 1977-1985), giravano intorno a 1:32, secondo più secondo meno. Intendiamoci, non tutti sono a questi livelli, e forse è proprio questo uno dei problemi ovvero la grande differenza fra i piloti alcuni dei quali quasi professionisti (anche per età), altri decisamente meno performanti.
Nel complesso la manifestazione è molto ben organizzata, ritengo però che siano necessari diversi accorgimenti per evitare in futuro incidenti seri....

6 Monza1

Quando le Formula 1 non erano tutte uguali: il cuneo della Lotus 72 (in foto) e il serbatoio a forma di profilo alare rovesciato della March 701, entrambe del 1970. Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta è letteralmente “esplosa” l’attenzione verso l’aerodinamica in Formula 1 con la necessità di sviluppare un consistente carico verticale per sfruttare appieno l’aderenza fornita dai grossi pneumatici “slick” sviluppati anch’essi in quel periodo. E ogni progettista aveva le sue idee prima che le simulazioni al computer le uniformassero.

 

 

 

 epocauto 5 2023

  

 

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