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LA LUNGA VITA DEL TORERO

di Marco Batazzi, su epocauto di giugno 2024

Il Tempo Matador è stato un veicolo da lavoro molto apprezzato in Europa per la sua affidabilità e le sue prestazioni; disponibile in diverse configurazioni, era utilizzato per una vasta gamma di scopi, dai trasporti commerciali ai servizi di emergenza. Oggi, il Tempo Matador è un veicolo da collezione ricercato dagli appassionati.

Il Tempo Matador, che potremmo tradurre come “Torero”, viene lanciato nel 1949, precedendo di poco il suo principale rivale, il furgoncino Volkswagen Typ2 del 1950. Il modello furgonato costruito dalla Vidal & Sohn costava quasi 1000 marchi di più del Volkswagen ma offriva una portata di 1 tonnellata, contro i 750 Kg del modello di Wolfsburg ed era disponibile, con prezzo assai minore, anche in due versioni camioncino: con cassone basso (facile da caricare ma con l’ingombro dei passaruote) o cassone alto (con un pianale interamente fruibile).
I due veicoli concorrenti avevano in comune il motore Volkswagen, un quattro cilindri boxer di 1131 cc che sviluppava 25 CV. Il motore utilizzato sul Tempo era in realtà la versione industriale prodotta dalla Volkswagen, con piccole differenze di carburatore e di rapporti al cambio. La maggiore e più importante differenza tra i due era il tipo di trazione: posteriore sul Volkswagen e anteriore con il motore in posizione centrale sul Vidal & Sohn, su un solido telaio formato da due generosi tubi che si rastremavano posteriormente a forma di Y. Questa soluzione consentiva di offrire il veicolo in molteplici versioni, spesso realizzate da carrozzieri esterni, incluso un minibus di lusso. La trazione anteriore e il pianale molto basso favorirono anche la realizzazione di apprezzati “autonegozi”, nei quali il venditore poteva servire comodamente i clienti.
I motori per i Tempo Matador erano acquistati direttamente in fabbrica a Wolfsburg, ma i vertici aziendali non riuscirono a concludere un contratto di fornitura a lungo termine. Quando il Matador raggiuse le massime richieste cui la piccola azienda amburghese faticava a tener dietro, decise di montare anche motori VW usati e ricondizionati. La cosa non poté non sfuggire al direttore generale Heinz Nordhoff che, nel 1952, interruppe la fornitura di motori, con un preavviso assai breve. L’azienda a questo punto si rivolse alla Heinkel di Stoccarda e realizzò il Matador in due versioni: la «1000» con motore 3 cilindri a 2 tempi di 672 cc che sviluppava 26 CV e aveva una portata di 900 kg nelle versioni chiuse e 1000 kg in quelle a camioncino, dove mancava il peso della furgonatura. L’altro modello era il «1400», con un motore a 4 cilindri a 4 tempi di 1092 cc e 34 CV. Su questo la portata di aggirava sui 1300 Kg a seconda delle versioni...

 

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 Tempo Matador 1000: nuovo motore e nuovo frontale lo contraddistinguono dal precedente con meccanica Volkswagen. 

 

 

 epocauto 5 2023

  

 

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