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DAIMLER V8 250 - Gemella diversa

di Maurizio Schifano, su epocauto di settembre 2024


L’elegante scocca della Jaguar Mk2 si addice anche a un modello meno sportivo. Un pensiero che diventa realtà quando l’appena acquisita Daimler fornisce il motore giusto. Il trapianto riesce così nasce la capostipite di una serie di modelli alternativi e nello stesso tempo paralleli.

Alla fine degli anni Cinquanta la Daimler Motor Company, la più storica delle Case automobilistiche britanniche fondata a Coventry nel 1896 e acquisita dal Gruppo BSA nel 1910, vive un momento di forte crisi. Le sue austere berline e limousine, fornite da tempo anche alla Casa Reale, non sono più così apprezzate dalla sua aristocratica clientela di riferimento. Occorre una svolta nella produzione: nel 1959 nasce la SP250, un’originale e stilisticamente “stravagante” spider con carrozzeria in vetroresina, orientata principalmente al mercato statunitense, come tante sportive prodotte allora nel Vecchio Continente. L’elemento più interessante della SP250 è in realtà il motore, un compatto e leggero V8 superquadro con testate in lega leggera e camere di combustione emisferiche, progettato dal valente Edward Turner, noto come creatore delle più famose motociclette Ariel e Triumph nate tra gli anni Trenta e Sessanta, e dal 1956 responsabile del settore automobilistico e motociclistico del Gruppo BSA-Triumph-Daimler, che ancora una volta mette a disposizione il suo talento tecnico per tentare di risollevarne le sorti.
Il V8 di sua progettazione montato sulla SP250 ha una cilindrata di 2,5 litri, ma ne è stata realizzata anche una versione di 4,5 litri destinata alla grossa berlina Majestic Major. Pur tecnicamente interessanti, entrambi questi modelli sono comunque rivolti a mercati di nicchia, perciò i proventi delle loro vendite sono insufficienti a risanare le finanze della Daimler. Nel 1960, il Gruppo BSA cede il glorioso marchio Daimler alla Jaguar, che da parte sua sta invece beneficiando dei notevoli numeri di vendita totalizzati dalla sua berlina sportiva Mk 2, nata anch’essa nel 1959 ed equipaggiata col più tradizionale ma grintoso 6 cilindri in linea bialbero della serie XK, declinato nelle cilindrate di 2,4 litri, 3,4 litri e 3,8 litri....

 

 

 epocauto 5 2023

  

 

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