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IL FASCINO DEL PRIMATO, POI LA DELUSIONE

di Maurizio Schifano, su epocauto di novembre 2024

Quando il 27 ottobre 1972 Alejandro De Tomaso presso il lussuoso hotel Canal Grande di Modena, suo quartier generale, presenta alla stampa la Benelli 750 Sei da lui fortemente voluta, lo stupore e l’entusiasmo sono alle stelle. Si tratta della prima moto a 6 cilindri di serie, espressamente concepita per surclassare tecnicamente le 4 cilindri giapponesi che da qualche tempo stanno spopolando. L’idea era balenata nella fervida mente del coraggioso imprenditore italo argentino l’anno prima, quando aveva acquistato la Casa pesarese in evidenti difficoltà, per poi concretizzarsi grazie anche alla fulminea acquisizione della Moto Guzzi. La convivenza imposta a due marchi storicamente antagonisti non era certo un problema per De Tomaso; avrebbe però in parte influenzato lo sviluppo e l’industrializzazione di un moderno motore di serie con più di 2 cilindri mai fino ad allora progettato da nessuna delle due Case.

L’originale design, che riguarda pure la strumentazione Veglia Borletti, i comandi al manubrio vistosamente colorati per individuarli a colpo d’occhio e la fanaleria, è opera di Paolo Martin l’allora responsabile Stile della Ghia, entrata qualche anno prima nel Gruppo De Tomaso. Tale componentistica è in gran parte condivisa con altri modelli coevi Benelli e Moto Guzzi. La larghezza di un motore di serie mai visto prima d’allora non intralcia nella guida. Appagante la perfetta simmetria nella vista posteriore.

Presentata in un’elegante livrea marrone con fasce oro, questa moto è però prodotta nelle due livree rossa con filetti bianchi e neri e argento con filetti rossi e neri. Eccentrica la scelta di verniciare la parte anteriore del serbatoio in nero opaco, adottata sin dalla presentazione. Funzionale la doppia angolazione verso l’alto della sella, che però non si raccorda bene col serbatoio. Sotto in senso orario, il lato frizione del motore con la pedivella per l’avviamento d’emergenza; uno degli efficaci dischi del freno anteriore Brembo; il freno a tamburo posteriore derivato da quello della Benelli Tornado 650; il collettore d’ammissione sdoppiato di uno dei tre carburatori....

 

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Una prima serie Type 79 del 1999 in livrea John Player Special nera e oro come le Lotus F.1 di fine anni Settanta.

 

 

 

 

 epocauto 5 2023

  

 

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