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Fiat 1100 Savio by Scaglione - su epocauto di aprile
Una linea mozzafiato che testimonia il purissimo talento dell'autore Franco Scaglione; la sua firma non c'è, come al solito, ed anche quella del costruttore è quasi nascosta nel logo del modello.
FIAT 1100/103 SAVIO - Stile Scaglione, realizzazione Savio
Ci è piaciuto particolarmente raccontare la storia che segue in quanto rappresenta uno dei pochi casi di passione condivisa tra padre e figlio, dal momento del ritrovamento, al progetto di restauro fino alla sua conclusione.
Come qualsiasi appassionato vero può intuire guardandola, la linea di quest’auto è opera di Franco Scaglione ma occorre anche aggiungere che, al contrario, ben pochi sono al corrente di questa sua “scappatella” presso la Savio in un periodo (1952-1959) in cui risulterebbe operante in esclusiva presso la Bertone.
Che ciò sia invece realmente accaduto è stato dimostrato da alcune testimonianze che vogliamo ricordare. La prima si può trovare digitando il nome dello Stilista sul Dizionario Biografico Treccani ove si recita: “fatta eccezione per una Fiat 1100 Berlinetta disegnata per la Carrozzeria Savio (1952) e la Ferrari 166 Abarth (1953) la collaborazione (in quel periodo storico nda) con la Bertone fu, di fatto, in esclusiva”.
La seconda, ancora più inequivocabile, si legge nell’articolo a firma Giovanni Lurani apparso su un numero di Auto Italiana del Maggio 1953 e relativo al Salone di Torino appena conclusosi: “Savio ha mostrato alcune belle realizzazioni. Tra esse ricorderemo la “nuova 1100” coupé sportivo dalla linea aggraziata e rotondeggiante, stilizzata da Scaglione, che con motore e chassis modificato, albero di trasmissione interrotto e quindi prestazioni molto migliorate, costa 1.900.000 lire”.
La terza e definitiva conferma la si può ricavare dalla visione della Fiat Stanguellini Bertone, con meccanica Fiat 1100/103 TV ed elaborata dallo Specialista modenese, esposta ai Saloni di Parigi e New York del 1954: un esemplare unico che presenta un trattamento del padiglione quasi uguale e una coda molto simile a quelli della “nostra” Savio.
Una introduzione, questa relativa allo stile, che ci è parsa utile in quanto Scaglione non ha mai lasciato stemmi sulle proprie creazioni mentre, nel contempo, la sua paternità oggi è in grado di aggiungere ulteriore lustro a qualsiasi vettura.
L’effetto sbalorditivo che questa linea può fare su di un appassionato si può invece sperimentare solamente imbattendosi nell’esemplare del servizio: l’unico sopravvissuto dei due costruiti dalla Savio nel 1953 (utilizzando il disegno di Scaglione del 1952 cui si riferisce il Dizionario Treccani) sulla monoscocca della Fiat 1100/103, che debutterà nell’aprile di quell’anno al Salone di Ginevra...
Le viste di ¾ rivelano l'estrema raffinatezza di ogni particolare: dalla calandra alle piccole luci, tutto è espressamente concepito per quest'auto.
Articolo completo su epocAuto di APRILE 2023 a firma di Vittorio Falzoni Gallerani
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