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ALFA 33 QUADRIFOGLIO su epocauto di giugno
Grazie al motore boxer che permette di abbassare il baricentro e al formidabile assetto curato dall'Alfa Romeo, la 33 qui nella versione Quadrifoglio Verde del 1986, ha una tenuta di strada al vertice della categoria per le auto a trazione anteriore.
ALFA 33 QUADRIFOGLIO - Agile, veloce, desiderabile
Nel 1984 il leggendario Quadrifoglio Verde delle Alfa Romeo da corsa distingue la versione più potente della 33 berlina. Seguono altre versioni sempre più tecnologiche e performanti che culminano nella Q4 con quattro valvole per cilindro e quattro ruote motrici permanenti che chiude in bellezza la saga del modello.
L'Alfa Romeo Alfasud aveva già fatto intuire le sue potenzialità telaistiche nelle versioni con i motori più prestanti, ma l'accento definitivo sull’effettiva caratura del progetto “Boxer” è più evidente nelle 33 che succedono all’Alfasud con una serie di versioni sempre più performanti, la cui guida è di tale e tanta soddisfazione da indurci a tornare sull’argomento anche perché per i collezionisti questi modelli sono sempre più desiderabili e ricercati.
Il primo passo fu mosso nel luglio 1984, a un anno esatto dalla presentazione della 33, quando debutta la Quadrifoglio Verde con il motore di 1,5 litri alimentato da due carburatori doppio corpo già visto sulla Sprint (ex Alfasud): un'unità che, grazie all'alimentazione singola, sviluppa 20 CV in più delle altre versioni di pari cilindrata, vale dire 105 CV a 6.000 giri/min. Il dato oggi potrebbe far sorridere se non si considerasse il peso di 840 kg che, unitamente al cambio rapportato “corto”, consente alla vettura di raggiungere il massimo regime anche in quinta con la velocità di 185 km/h e di coprire il chilometro da fermo in 31,5 secondi. Motore a parte, la meccanica della Q.V. si distingue dalle 33 meno potenti solo per le molle e gli ammortizzatori più rigidi, mentre l'allestimento presenta maggiori differenze all'insegna della sportività e del buon gusto: le ruote di lega leggera da 14” con nove fori hanno un disegno molto riuscito; il nero della calandra, dei telai dei finestrini accentua il tono sportivo, come la fascia sotto porte e i discreti spoiler sotto i paraurti anteriore e posteriore. I colori disponibili sono due: il rosso Alfa e grigio chiaro metallizzato; in tutti i casi con un listello color argento sulle fiancate, che assume particolare valenza stilistica sulle Q.V. rosse. Internamente gli interventi sono più decisi: i sedili sono anatomici rivestiti con tessuto nero con superfici d'appoggio a trama bianco-nera e hanno gli appoggiatesta a retina; il volante e il pomello cambio sono rivestiti di pelle nera cucita a mano, i pannelli delle porte hanno i porta-oggetti sagomati, gli strumenti hanno le lancette rosse e sulla consolle centrale sono aggiunti il manometro dell’olio e il voltmetro....
Il frontale della Permanent4 si riconosce a vista per i fendinebbia integrati nel fascione paraurti, dove incorniciano il dinamico movimento a scalare delle prese d’aria che evoca lo scudo Alfa Romeo.
Articolo completo su epocAuto di GIUGNO 2023 a firma di Vittorio Falzoni Gallerani
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