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La Fiat 2300 coupé alla presentazione. Il colore e l'allestimento esaltano l'eleganza più che la sportività. Le prestazioni sono però di ottimo livello, come si addice a una vera granturismo.

Fiat 2300 coupé

NOBILTA', CLASSE E PRESTAZIONI

di Dario Mella

Un cocktail unico, dove il disegno di Ghia e il motore a sei cilindri in linea ne fanno un classico da collezione. Con la targa AA 100 fu l’auto dei principi Claus e Beatrice d’Olanda

Negli anni d’oro della Carrozzeria italiana capitava di vedere esposte ai Saloni dell’Automobile delle proposte di stile, in particolare di vetture sportive. Non erano delle semplici maquette, ma auto vere costruite per farsi notare, meglio se da qualcuno in grado di dare loro un seguito produttivo.
In uno di quegli anni, il 1960, Ghia espone al Salone di Torino un interessante coupé su base meccanica Fiat 2100, che era l’ammiraglia del marchio del Lingotto. Il coupé viene notato da Vittorio Valletta, allora presidente della Fiat che subito intuisce che la proposta di Ghia può diventare la risposta idonea a soddisfare una domanda del mercato in crescita.
Si era in anni di espansione dell’industria e questo a tutti i livelli. Imprenditori e uomini d’affari richiedevano per i loro spostamenti auto confortevoli, meglio se veloci. Di qui il fiorire del coupé granturismo, ed è proprio per soddisfare quest’esigenza che Fiat decide di inserire nel listino il coupé visto al Salone. La base telaistica c’era ed era quella della berlina della quale erano stati mantenuti il passo e il motore. Il problema era come produrre a prezzi di mercato la carrozzeria in numeri che sarebbero stati di nicchia. In Fiat non erano attrezzati per fare questo, nemmeno nel reparto Carrozzerie Speciali che pur lavorava su allestimenti particolari di modelli di serie. La soluzione fu trovata in O.S.I. dove il reparto stampaggio lamiera costituiva l’attività trainante dell’azienda in un periodo durante il quale, grazie al diffondersi della motorizzazione e alla posizione di forza acquisita in quegli anni dalla nostra economia, la produzione di modelli fuoriserie, o prodotti su commessa, aveva conquistato uno spazio tale da permettere ai Carrozzieri di operare con profitto. Ma il lavoro non finiva qui. Gli 82 CV-DIN erogati dal motore della 2100 potevano essere sufficienti per una tranquilla berlina di lusso, non per un coupé sportivo. Ecco allora che in Fiat hanno l’idea vincente: innalzano da 2054 a 2279 cm3 il sei cilindri in linea progettato dall’ing. Aurelio Lampredi, unità che va a motorizzare la rinnovata ammiraglia 2300 (che sostituisce la 2100) e il nuovo coupé...

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Fiat 2300 coupé seconda serie. Sono le fiancate a essere oggetto di intervento con la 2a serie: nuovi coprimozzo integrali, presa dinamica di ventilazione abitacolo, nuovo profilo sottoporta e uscita d'aria sottolineata da profili lucidi. E una maggior vocazione al femminile, come evidenziato dalla signora al volante. Un ulteriore intervento sarà il ritorno, su pressione dei clienti, alle meno sofisticate coppe ruota della 1a serie.

 

 

Articolo completo su epocAuto di GENNAIO 2023

 

 

 

 

epocauto 5 2023

 


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